Riscaldamento
F.A.Q. (seconda parte) sul riscaldamento a legna
Domanda: Gradirei sapere qual è il tipo di legno che si può usare per fare il pane nel forno; vorrei sapere se esiste anche legna da evitare. In genere tutti i legni provenienti da alberi da frutta vanno bene per cuocere il pane nel forno a legna. Quindi pesco, susino, melo, pero, ecc. evitare però i legni di quelle piante che hanno subito trattamenti antiparassitari. Domanda: Vorrei dei consigli? quali fra quelle citate sono le migliori? E con un migliore rapporto qualità prezzo? Esistono degli sgravi fiscali per installare tali tipi di caldaie o esistono solo per caldaie a pellet? Le migliori? Non lo sappiamo. Per gli sgravi fiscali pensiamo si possa applicare l'agevolazione IRPEF del 36% ed in parte l'iva al 10% essendo le caldaie rientranti tra i beni significativi. Si procuri la guida del contribuente n.9 in distribuzione gratis presso gli uffici delle entrate. |
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Domanda:
Nella mia casa, situata su due livelli, ho intenzione di installare un camino. Per l'installazione ho contattato vari tecnici, ma alcuni sono favorevoli, altri invece muovono delle riserve, altri ancora mi hanno consigliato per il piano superiore l'installazione di una stufa al posto dell'impianto tradizionale, che in questo caso diverrebbe a due zone. Inoltre nella mia casa sono presenti due bagni, uno per piano. Sono estremamente confusa. Che cosa mi consigli ? Qual è la soluzione più conveniente dal punto di vista del risparmio energetico? Che dimensioni adottare?
Noi le consigliamo di collegare il camino all'impianto della caldaia ad acqua in parallelo o in serie e sezionare le varie zone della casa da riscaldare. L'importante è che il caminetto abbia un focolare ben dimensionato alla volumetria che deve riscaldare e che nel locale dove ha intenzione di metterlo ci siano le prese d'aria e la canna fumaria adeguata. Tenga conto che dovrà alimentarlo con la legna e quindi occorre anche facilità di accesso e spazio sufficiente per tenerne una piccola scorta. Predisponga le cose in modo che la pulizia della canna fumaria possa essere fatta con facilità perché la legna sporca molto e la fuliggine tende a depositarsi intorno alla canna restringendo la sua sezione.
Domanda:
Gradirei avere informazioni sui costi d'impianto e di installazione e sul risparmio medio di un caminetto collegato alla caldaia. Inoltre desidererei sapere se e' possibile collegare il sistema del camino con un eventuale sistema di pannelli solari.
I costi di installazione per collegare un caminetto alla caldaia non si possono definire senza prima fare un sopralluogo sul posto. Noi non siamo installatori, nè venditori di caminetti, ma privati appassionati di caminetti. Per avere una risposta più precisa contatti un installatore abilitato operante nel settore del riscaldamento. La seconda domanda che ci pone è interessante e al momento non sappiamo cosa risponderle perché non l'abbiamo mai presa in considerazione una soluzione del genere. Non mancheremo di informarci in merito ed eventualmente farle sapere successivamente.
Domanda:
Gradirei ricevere le seguenti informazioni tecniche per la costruzione di un caminetto:
a) è preferibile la canna fumaria in acciaio inox o in refrattario ?
b) quali solo le inclinazioni della cappa e della canna fumaria che non pregiudicano il tiraggio del camino. Ringrazio anticipatamente per l'attenzione e porgo cordiali saluti.
A nostro parere la canna fumaria in acciaio inox è la migliore, perché avendo le pareti lisce impedisce il deposito della fuliggine. L'importante è che la canna sia comunque coibentata per evitare il suo rapido raffreddamento che influisce negativamente sul tiraggio dei fumi. Per l'inclinazione della canna fumaria è da preferirsi quella verticale che facilita oltre il tiraggio anche la pulizia. La cappa ha la funzione di raccogliere i fumi e convogliarli nella canna fumaria. E' consigliabile che la sua inclinazione sia molto modesta per evitare il ristagno dei fumi. La sua corretta inclinazione dipende anche da che altezza è posta sopra il focolare. Se deve costruire un caminetto per una abitazione, non improvvisi, noi le consigliamo di documentarsi presso qualche tecnico del settore che in base alle esigenze dell'ambiente da riscaldare metta giù un piccolo progetto con le misure e le dimensioni adatte del focolare, della cappa e della canna fumaria.
Domanda:
Vorrei ricevere una Vs. cortese risposta a questo quesito: che temperatura massima possono raggiungere i fumi di un caminetto a legna o di un forno? E che tipo di isolante è consigliato (lana di roccia con densità 80Kg o fibra ceramica)? Ci sono differenti difficoltà di posa fra la fibra ceramica e la lana di roccia?
La temperatura dei fumi di un caminetto non l'abbiamo mai misurata direttamente . E' chiaro che man mano ci si allontana dal focolare tende a diminuire. Dalla teoria che apprendiamo sulle riviste del settore, la loro temperatura in media oscilla tra gli 80 e i 140 gradi, dipende anche dal tipo di legna che si brucia. Bisogna però tenere conto del rischio incendio del camino che si può verificare abbastanza frequentemente se la manutenzione e la pulizia è scarsa. In tal caso la temperatura delle pareti del camino può arrivare a toccare gli 800 e i 1000 gradi rischiando di rovinare una canna in semplice laterizio. Capisce quindi la necessità di costruire il camino e la canna fumaria con materiali in grado di resistere a simili temperature, curando bene l'isolamento che sarebbe bene sia fatto in cemento ed argilla espansa. Come materiale da isolamento la lana di roccia va bene, va anche bene il leca o l'argilla espansa che viene usata largamente nell'isolamento dei forni.
Domanda:
Abbiamo acquistato l'anno scorso una stufa a legna di ghisa, acquisto che si è rivelato ottimo sotto ogni punto di vista o quasi: si è staccata la guarnizione ignifuga dello sportello, una semplicissima, almeno sembrava, corda intrecciata. Considerando che senza guarnizione è come se le bocchette fossero sempre aperte al massimo, la guarnizione è necessarissima. Ci potete dare qualche indicazione?
Dovrebbe rivolgersi ai negozi che vendono caminetti stufe a legna e accessori. Di solito hanno le guarnizioni per le stufe e sono fatte in fibra ceramica. Una volta le facevano in fibra di amianto, ora l'amianto è fuori legge. Si vendono sfuse a metro lineare, costano dalle 5.000 alle 10.000 lire al metro.
Domanda:
Ho appena acquistato una casa in una cooperativa edilizia e di capitolato mi è stato fornito un caminetto prefabbricato a bassissimo rendimento (interamente in refrattario). Non ho ancora provveduto ad installarlo e vorrei sapere se è possibile aumentarne il rendimento con accorgimenti poco costosi, in altre parole senza ricorrere agli inserti disponibili sul mercato. L'aggiunta di piastre in ghisa è conveniente?
I camini aperti monoblocco in refrattario a circolazione d'aria naturale sono i più semplici esistenti sul mercato. Non hanno grandi rendimenti, ma possono andare bene nelle mezze stagioni per scaldare gli ambienti quando non fa ancora molto freddo. Per aumentarne il rendimento occorre predisporre delle masse termiche che accumulino il calore durante il funzionamento a pieno ritmo e lo cedano lentamente all'ambiente durante la fase di spegnimento o di funzionamento a ritmo ridotto. L'inserimento di piastre in ghisa che rivestano il focolare si può considerare una buona soluzione.
Domanda:
In una casa di campagna sviluppata su tre piani, vorrei mettere una stufa a legna al piano terra per scaldare un ampio ingresso e il vano scala ed una seconda stufa al 1° piano nel soggiorno (30 mq circa). Il grosso problema (?) è che esiste una sola canna fumaria, di sezione rettangolare di cm 20X30 circa. Prima di comprare le 2 stufe, vorrei essere sicuro di poterlo fare. E se non fosse possibile, lei è in grado di propormi una alternativa che mi consenta di non rinunciare al piacere della stufa ? Se i dati non sono sufficienti, potrei mandarle una piantina con le misure più precise
Le sconsigliamo di collegare due stufe alla stessa canna fumaria. Colleghi la stufa al piano terra alla canna fumaria esistente. Se intende aggiungere una seconda stufa, se non può o non vuole costruire una seconda canna fumaria, le possiamo suggerire una stufa a pellets elettronica da sistemare nel soggiorno al primo piano. Queste stufe sono molto ecologiche, non necessitano di una vera e propria canna fumaria perché possono scaricare i fumi direttamente all'esterno con un tubo di scarico di piccolo diametro (8 - 10 cm). Un'altra alternativa che le possiamo suggerire, visto che ha una canna di 20 x 30 cm, potrebbe essere quella di infilare nell'unica canna fumaria due tubi in acciaio inox di 12-14 cm di diametro da raccordare allo scarico fumi delle due stufe che andranno scelte opportunamente.
Domanda:
Ho da poco installato un termocaminetto con vetro anteriore e kit di ventilazione forzata, vorrei chiedervi alcuni consigli sulla procedura migliore per effettuare un'operazione di fondamentale importanza: accendere il fuoco. Ebbene sì, sembra uno scherzo, ma ho giusto ieri provato ad utilizzare il caminetto, ho posizionato diversi rami piccoli, poi un ceppo grande e tre tavolette di "Diavolina", ho aperto completamente il registro fumi e ho quindi acceso il fuoco. I rami piccoli sono bruciati, ma il ceppo grande non ha preso fuoco bene, continuando a carbonizzarsi senza creare una vera fiamma. Aprendo il vetro anteriore, si riavviava la fiamma, ma dopo poco si spegneva. Potete per favore darmi dei consigli ?
Accendere il fuoco in un caminetto è un'arte che si impara con l'esperienza. E' sbagliato mettere ceppi grossi fino a quando non si è formato un buon braciere. Occorre continuare ad alimentare il fuoco con abbondanti legnetti piccoli misti a pezzi un po' più grossi per una buona mezz'ora dall'accensione.Soltanto quando la canna fumaria è diventata bella calda e si è formato un bel braciere si può aggiungere ceppi grandi accompagnati sempre da qualche pezzo più piccolo. Occorre riconoscere anche il tipo di legno a vista da quanto pesa e vedere se è adatto a bruciare o meno. Se è molto secco non ci sono problemi, ma se è ancora "umido" ci mette molto più tempo a prendere fuoco.
Domanda:
Ho trovato il tuo sito internet sulla storia del camino. E' difficile trovare qualcosa che indichi come manutenzionarlo e pulire la canna fumaria. Io ho comprato una asta con dei raggi in metallo da un lato ma non sò come usarla... potrei andare ad intuito, salire sul tetto e inserirla ma mi si riempirebbe la casa di fuligine ... quale è la giusta prassi ?
Lo dovrebbe chiedere ad uno spazzacamino di professione. Se è possibile conviene operare dall'alto, cioè dal comignolo, avendo cura di toglierlo se non è murato. Si infila dentro la canna fumaria l'asta dotata di "istrice" e la si fa scorrere su e giù per tutta la lunghezza della canna, se l'asta è corta ci sono delle giunte da aggiungere. Sul fondo del camino occorre mettere un sacco di quelli neri delle immondizie che raccolga la fuliggine che viene giù e fare in modo da attaccare il sacco bene bene alla cappa del camino per evitare che la polvere della fuliggine non entri in casa. Un altro sistema se non si riesce a togliere il comignolo è quello di legare solo la testa dell'asta o "istrice" al centro di una corda sufficientemente lunga e con l'aiuto di un'altra persona che starà o sopra sul tetto o sotto, fare scorrere l'istrice lungo la cannna fumaria tirando la corda su e giù. Attenzione a sistemare opportunamente il sacco raccogli fuliggine alla base del camino.
Domanda:
Le scrivo per porle un quesito; poiche' nell'appartamento nel quale vivo con la mia famiglia ho installato un caminetto, gradirei sapere se c'e' in commercio un prodotto adatto alla pulizia della relativa canna fumaria coibentata in acciaio inox. ringraziandola vivamente per l'attenzione,porgo distinti saluti.
Di solito noi usiamo degli scovolini di ferro leggero che passiamo all'interno della canna fumaria per rimuovere la fuliggine. Non sappiamo se vanno bene anche per quelle in acciaio. A nostro parere non dovrebbero dare problemi. Chieda a chi le vende se sa qualcosa. Le diamo alcuni indirizzi: www.chimneyservice.it, www.shunt.it