Faq
F.A.Q. (prima parte)
Riportiamo le domande più frequenti pervenute via e-mail e le risposte inviate in base alla nostra esperienza nell'uso dei caminetti, delle caldaie, delle stufe a legna e degli impianti termici a legna in generale. |
Domanda:
Per rispondere al suo problema occorre conoscere bene la struttura della canna fumaria la cui progettazione è di fondamentale importanza per un buon funzionamento del camino. Le posso dare alcuni consigli che vanno sempre bene per migliorare il tiraggio. - controlli che la canna fumaria sia libera da fuliggine e ostacoli come per es. uccelli morti, nidi, etc. - Si accerti che nel locale dove è presente il camino esista una presa d'aria direttamente sull'esterno collocata in basso, di sezione adeguata, almeno 150 cm quadrati. - La canna fumaria dovrebbe essere termicamente isolata ed avere una sezione adeguata alle dimensioni del focolare e possibilmente svilupparsi in verticale. Anche la forma ed il materiale con cui è costruita hanno la loro importanza per evitare l'eccessivo accumulo della fuliggine. - All'accensione del camino, occorre tenere aperti tutti i tiraggi e fare in modo che i fumi riscaldino bene la cappa e la canna fumaria, perché più ha modo di scaldarsi e migliore sarà il tiraggio, se poi la canna fumaria è poco isolata termicamente e tende a raffreddarsi in fretta, anche il tiraggio ne risente e non resta altro da fare che mantenere il fuoco vivo nel focolare affinché continui a mantenere ben caldo il condotto di evacuazione dei fumi. Purtroppo il camino aperto tradizionalmente inteso é poco efficiente e la maggior parte del calore si disperde nei fumi. Se può, le consiglio di installare una stufa caminetto o un camino moderno prefabbricato chiuso a vetri e ad aria calda da inserire nel focolare esistente. Ci sono molte soluzioni che si adattano alle più svariate esigenze. L'importante comunque resta la progettazione della canna fumaria. Saluti.
Domanda:
Vorrei avere la tua opinione e soprattutto i tuoi consigli in merito al mio desiderio di comprare per il mio miniappartamento una stufa o un caminetto. Abito all'ultimo piano e dispongo di una canna fumaria indipendente alta dal soffitto all'uscita dei fumi 1,5/1,8 mt. (totale dalla base del pavimento all'apice 4,5/5,0 mt.) con a sezione quadra di circa 11x14.
Considerando che si tratta di riscaldare un piccolo ambiente ti consiglio una stufetta da 4 - 5 KW in ghisa, possibilmente di nuova concezione, cioè con recupero del calore dei fumi e con diametro tubo scarico da 10 cm. in modo da poterlo inserire nella canna fumaria esistente. Valuta se nel condominio dove abiti esiste già l'impianto di riscaldamento centralizzato o quello autonomo, in quest'ultimo caso l'acquisto di una stufetta a legna è consigliato per il risparmio che si ha rispetto al gas, al gasolio o a quello elettrico, mentre nel caso di riscaldamento centralizzato già esistente forse non conviene. Considera poi che abitando all'ultimo piano dovrai fare i conti con il trasporto della legna su e giù per le scale o per l'ascensore se esistente. La stufa dovrà essere alimentata ad ogni ora circa. Se desideri una maggiore autonomia dovrai orientarti su qualcosa di più grosso, ma dovrai fare i conti con la sezione della tua canna fumaria. Tieni conto che la legna sporca per via della fuliggine. I tubi di scarico andranno regolarmente puliti almeno due volte all'anno e bisognerà dare una imbiancata ai muri ogni due anni almeno. Accertati di avere una presa d'aria direttamente all'esterno. Spero di non avere raffreddato il tuo entusiasmo.
Domanda:
Abito in un condominio dove è presente la canna fumaria, però tra la sala dove vorrei mettere il camino e la canna ci saranno più o meno 5-6 metri , in più dovrei far fare un angolo retto al tubo per i fumi oppure dovrei salire in diagonale, considera che la stanza sarà alta 2-3 metri. Ti ringrazio anticipatamente del tempo dedicatomi.
Si accerti che la canna fumaria alla quale si vuole allacciare sia esclusiva, cioè non ci siano altri condomini che la utilizzano, altrimenti lasci perdere. Senta il suo amministratore per un parere in merito e verifichi il regolamento di condominio se detta particolari restrizioni. Poiché non ha la cappa vicino al caminetto e quindi bisogna far passare un tubo quasi orizzontale con poca pendenza, le consiglio di installare un caminetto prefabbricato chiuso a vetri temperati; comunque consulti prima un tecnico specializzato che la possa consigliare e verificare la presenza e la fattibilità di una presa d'aria direttamente sull'esterno. Saluti.
Domanda:
Sto comprando un appartamento e vorrei inserire un caminetto. Ho però problemi di canna fumaria. La canna sarebbe lunga 12m e questo penso sia un bene! Ma non deve essere troppo grande per problemi di altre utenze su quella parete! Vorrei sepere se basta un diametro 17 o ancora meglio un ovoidale 12.5x22. Il caminetto sarebbe medio piccolo e chiuso da vetri. Grazie.
La sezione della canna fumaria deve essere proporzionale alla dimensione e potenza del focolare che intendi inserire. Per un caminetto medio piccolo il diametro da 17 cm. dovrebbe andare bene. Di solito i raccordi per l'uscita dei fumi per i caminetti sono da 20 cm. e un restringimento di 3 cm. non dovrebbe creare problemi se si trova o si riesce a fare l'adattatore. Si possono a volte trovare anche piccoli caminetti con uscita fumi da 15 cm. Non ho esperienza di canne fumarie ovoidali, personalmente preferisco canne fumarie di sezione circolare.
Domanda:
Vorrei comperare un caminetto da riscaldamento ad aria calda ventilata da mettere nella sala che sto adesso finendo, Hai da consigliarmene qualcuno che secondo la tua esperienza funziona bene?
Camini ad aria calda ce ne sono di vari tipi e di varie marche. Consigliarne uno in particolare non è semplice e dipende dalle tue esigenze e dai tuoi gusti. In linea di principio occorre scegliere un caminetto dalla potenza adeguata al volume dell'ambiente da riscaldare. In funzione della potenza valutare poi la dimensione della canna fumaria per vedere se quella esistente è adeguata o no. Se la canna fumaria non è adeguata alla potenza del focolare, occorre modificarla affinché soddisfi le specifiche richieste, se non è possibile modificarla, allora è meglio cercare altre soluzioni, oppure optare per dei compromessi, consci però del fatto che il risultato finale non sarà l'ottimo. I camini ad aria calda vanno bene per riscaldare monolocali o due camere adiacenti, in modo da non avere tubi che attraversino stanze da una parte all'altra perchè sono antiestetici e portano via spazio. Occorre tenere presente che la somma dei volumi da riscaldare non superi quella stabilita per quel tipo di caminetto e verificare se esistono kit di canalizzazione previsti dal costruttore dimensionati in base alla potenza del ventilatore e per questo devi chiedere ad un tecnico installatore. I ventilatori per il ricircolo dell'aria calda possono essere inglobati nella struttura del caminetto oppure separati. Se sono inglobati nel caminetto fare attenzione durante la posa in opera che non trasmettano fastidiose vibrazioni a tutta la struttura. Prevedere dei termostati che fermino i ventilatori quando il caminetto sta per spegnersi e la temperatura scende al di sotto di una certa soglia per evitare di mettere in circolo aria fredda. Tenere presente che il riscaldamento ad aria calda solleva polvere e secca molto l'aria ed è quindi poco igienico. Ci sono caminetti che per rimediare a questo inconveniente provvedono ad umidificare l'aria. Saluti.
Domanda:
Ho acquistato un palazzotto padronale di campagna in avanzato stato di ristrutturazione e dobbiamo decidere per i caminetti sono molto grandi circa 2,3 mt per h.180 del tipo aperto pare che la casa sia parte del 1200 e parte del 1700 ,vorrei istallare un caminetto di tecnologia moderna che possa anche integrare il riscaldamento a caloriferi.mi può aiutare con la sua esperienza.
Le posso consigliare due soluzioni. La prima, più impegnativa, ma la migliore a nostro avviso, consiste nel vedere se si riesce ad inserire una caldaia-camino ad acqua calda da collegare in serie o in parallelo all'impianto termico esistente. Tale soluzione, per ragioni di sicurezza, ha bisogno del vaso di espansione aperto nel sottotetto, se non esistente ed occorre consultare un tecnico per il dimensionamento dell'impianto e del vaso di espansione, ha il vantaggio di sfruttare l'impianto a caloriferi esistente. La seconda, più economica, consiste nell' inserire un camino chiuso a distribuzione d'aria calda, che però ha lo svantaggio di sollevare più polvere e non sempre risulta facile riuscire a riscaldare equamente tutte le stanze. Saluti.
Domanda:
Quali sono i parametri perchè un camino funzioni bene senza fare fumo nella stanza dove è installato? La presa dell'aria comburente è meglio farla nella bocca del camino e come va calcolata la sezione della presa d'aria ? Se non sono stato chiaro per mancanza di altri indizi le riscriverò per il momento la ringrazio e la saluto.
Lei mi chiede quali sono i parametri perchè un camino funzioni bene senza fare fumo. Premetto che non sono un tecnico del settore e tantomeno non ho mai progettato camini nè canne fumarie. Posso risponderle soltanto in base alla mia esperienza empirica nell'uso di caminetti e stufe a legna. Per una risposta più precisa dovrebbe consultare un esperto tecnico del settore.
Per poterla aiutare, a mio avviso, i parametri più importanti sono la sezione della canna fumaria, la sua lunghezza, la pendenza, la forma, il materiale con cui è costruita e la coibentazione, in che relazione devono stare questi parametri tra di loro lo deve chiedere al tecnico abilitato. Comunque un pò di fumo nei caminetti di tipo aperto è inevitabile. Anche le condizioni atmosferiche incidono sul maggiore e minore tiraggio di un camino. Io sconsiglio vivamente di accendere il camino durante le giornate di vento se non si dispone di un buon comignolo anti-vento.
Accendere il fuoco in un camino in modo da non fare fumo è un'arte che si impara con il tempo e con l'esperienza. Si tratta anche di apprendere una certa sensibilità e confidenza con la legna, imparare a conoscerla e a scartare i pezzi che non vanno bene, perchè o troppo grossi o perchè troppo resinosi, o troppo verdi; la legna deve essere stagionata, cioè non deve essere verde, ma deve avere il suo giusto grado di umidità, perchè se è troppo secca brucia troppo in fretta e se è troppo umida non brucia, ma fa fumo.
La fase di accensione iniziale è sempre la più critica e la più delicata, quella che occorre seguire maggiormente. Occorre usare legna tipo arbusti, di piccolo taglio, sottile e di facile combustione mescolandola a pochi fogli di carta di giornale accartocciata, disponendola opportunamente sul braciere e facendo in modo che il fuoco stia sotto la legna e nello stesso tempo non ne venga soffocato. Occorre tenere aperti, nella fase iniziale, tutti i tiraggi. Il primo fuoco occorre alimentarlo sempre con legnetti piccoli, di facile combustione e continuare ad alimentarlo poco per volta in continuazione, facendo sempre attenzione a non soffocarlo con eccessiva legna troppo grossa, tutto questo fino a quando si viene a creare un bel falò da tenere vivo per una buona mezz'ora per dargli modo di scaldare la canna fumaria, la quale deve andare in temperatura e scaldarsi bene. Inoltre aspettare che si sia formato un buon braciere, questo è importantissimo prima di poter mettere legna di grosso taglio, il fuoco poi va sempre seguito e controllato di volta in volta.
Per venire alle sue specifiche domande, posso dirle che la presa d'aria in un caminetto andrebbe fatta sotto il braciere che sarebbe la soluzione ideale, la sezione va calcolata tenendo conto della dimensione del focolare e per una risposta più precisa su come si calcola deve consultare un tecnico. L'installazione di un termocamino chiuso a vetri è senz'altro da consigliare e non necessariamente va collegato all'impianto di riscaldamento (che sarebbe a mio avviso la soluzione migliore), ce ne sono anche di relativamente economici che funzionano ad aria calda.
Domanda:
Volevo sapere se è possibile installare (appoggiare) un caminetto prefabbricato al muro esterno di un condominio se si considera che il sito in cui tale caminetto verrebbe a trovarsi è a circa 8 metri dal vertice della L su cui si snoda la pianta dell'edificio, che oltre al piano terra ci sono altri due piani ciascuno dei quali ha numerose finestre soprastanti l'area in questione e che il muro esterno del condominio è di proprietà comune. Se vi fossero delle restrizioni vorrei sapere a quali leggi o regolamenti fanno riferimento. Ringrazio in anticipo e porgo distinti saluti.
In generale se intende mettere un caminetto all'interno di un alloggio condominiale occorre predisporre il passaggio della canna fumaria con sbocco oltre il tetto dell'edificio e se non si abita all'ultimo piano, occorre farla passare esternamente a meno che il condominio non disponga di canne fumarie interne adatte per tali usi. Occorre, per prima cosa, consultare il regolamento condominiale, se esistente, per vedere come regola l'uso delle parti comuni. In seconda battuta vedere e accertarsi che non ci siano vincoli, limitazioni, diritti di terzi che possano compromettere l'installazione della canna fumaria.
Le alleghiamo alcuni elementi di giurisprudenza sull'installazione di canne fumarie in un condominio e che può anche trovare nella pagina dedicata al condominio affinché ne possa trarre le conclusioni. Saluti.
Trib. di Napoli 17-03-1990 Muri perimetrali - Canna fumaria.
L'installazione di una canna fumaria in aderenza, appoggio o con incastro nel muro perimetrale di un edificio, da parte di un condomino è attività lecita rientrante nell'uso della cosa comune, previsto dall'art. 1102, Codice civile e come tale, non richiede nè interpello nè consenso degli altri condomini. La facoltà incontra soltanto i limiti costituiti dai diritti esclusivi altrui (ad esempio distanze dalle vedute, immissioni, etc.) e dal divieto di alterare il decoro architettonico dell'edificio.
Trib. di Milano, sez. VIII, 26-03-1992 Muri perimetrali - Installazione di una canna fumaria - Ammissibilità - Condizioni.
L'uso ex art. 1102, Codice civile, della cosa comune da parte del comproprietario-condomino è lecito quando: a) non ne altera la naturale destinazione; b) non impedisce agli altri comproprietari di farne parimenti uso secondo il loro diritto; c) non pregiudica la stabilità ed il decoro architettonico dell'edificio; d) non arreca danno alle singole proprietà esclusive. Applicando questi principi al caso concreto in esame, il Collegio ritiene che l'uso del muro comune (che dà sul retro dell'edificio) per appoggiarvi un'autonoma canna fumaria non ne altera la naturale destinazione, non pregiudica la stabilità dell'edificio e forse non impedisce agli altri comproprietari di utilizzarlo secondo il loro diritto. Ma non può seriamente negarsi che l'installazione di due separate canne fumarie nel tratto di facciata compreso tra i balconi e le finestre di ben cinque piani: 1) violi le norme sulle distanze legali (che non può essere inferiore a 75 cm dai più vicini sporti dei balconi delle proprietà individuali); 2) riduca in modo apprezzabile la visuale laterale che si gode soprattutto dalle finestre lungo le quali dovrebbe correre il manufatto; 3) ma soprattutto alteri il decoro architettonico della facciata intera dello stabile che ha una sua euritmia e dignità che meritano di essere preservate nel preminente interesse della collettività condominiale.
App. di Milano, sez. I, 21-06-1991 Uso della cosa comune - Muro perimetrale - Canna fumaria ad uso esclusivo del singolo condomino - Limiti.
L'apposizione, da parte di un condomino e per propria esclusiva utilità, di una canna fumaria lungo il muro perimetrale di un edificio, non integra una modificazione della cosa comune necessaria al suo miglior godimento, da parte di tutti i condomini, ma costituisce innovazione soggetta alla disciplina dell'art. 1120, Codice civile. Deve per questo ritenersi vietata, in primo luogo, quando costituisce un'evidente alterazione del decoro architettonico dello stabile e, in secondo luogo, quando le caratteristiche del manufatto sono tali da sottrarre una parte del muro condominiale all'uso degli altri condomini, i quali evidentemente non possono utilizzare la stessa porzione di muro per appoggiarvi propri tubi o manufatti. Il consenso di tutti i condomini richiesto per gli atti direttamente costitutivi di diritti reali sul fondo comune, non è necessario per deliberare l'apposizione di una canna fumaria ad uso esclusivo di un singolo condomino, nonostante che l'imposizione abusiva di questa possa condurre alla costituzione di un diritto di servitù per usucapione. L'unanimità dei consensi prevista dall'art. 1108, Codice civile, non è, infatti, richiesta per gli atti che possono determinare la costituzione di diritti reali solo con il concorso dell'ulteriore ipotetico requisito dell'avvenuta maturazione del possesso ad usucapionem.
Domanda:
Salve Staff di fuocoelegna.it, avrei bisogno da parte vostra di alcuni consigli sulla scelta di un camino. Tante aziende sul mercato offrono prodotti più o meno validi, più o meno costosi, più o meno grandi. Senti Tizio e lui ha il migliore, senti Caio ed il suo ha più ghisa, senti Sempronio gli altri non hanno la doppia combustione ... però in comune hanno il prezzo bello "alto", o per lo meno per le mie tasche che vorrebbero fare una scelta giusta senza dover recriminare dopo: "ora ho capito!". Capisco che non potete prendere posizioni a favore o a sfavore dei vari produttori, però datemi una serie di consigli per poter indagare a fondo e per poter leggere con competenza tutti i dati che le tabelle riportano. Sto parlando di monoblocchi dell'ultima generazione con bocchette ventilate per scaldare una cubatura di circa 300m3 vedi PAL...., PIAZ...., EDIL...., MONT....., CL...! Attendo una vostra risposta prima di tirare i dadi...! Grazie anticipatamente.
Molti ci scrivono per chiedere consigli su qual è il camino migliore da acquistare. Noi siamo dell'idea che chi più spende, meno spende. Non abbiamo esperienza su quale sia il caminetto migliore, perché non disponiamo di un laboratorio attrezzato per fare le prove con i vari modelli. La scelta del caminetto dipende innanzitutto dalla volumetria che si intende riscaldare. Poi dipende dall'uso che se ne vuole fare, se saltuario o intenso, se si vuole o meno abbinare un forno o un grill per cuocere i cibi. Il suo funzionamento poi è influenzato dalla posizione in cui si trova la casa che lo ospita. Se in montagna o in pianura, dalla vicinanza o meno al comignolo di piante o altri edifici che possono alterare la direzione dei venti e di conseguenza il tiraggio. Come vede ci sono molte variabili da prendere in considerazione. Noi consigliamo di solito quello che, ai fini della pulizia e della manutenzione, è il più pratico. Questo lo deve vedere lei. La legna sporca molto e occorre intervenire spesso nella pulizia della canna fumaria. Lo tenga ben presente. Le consigliamo comunque di girare, informarsi presso più rivenditori, contattando chi il caminetto lo ha già acquistato per sentire un suo parere in merito. Alla fine lo deve sentire lei qual è quello che fa al caso suo. è un pò come scegliere un automobile. Saluti.