Forum Fuoco e Legna

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  • Oggetto: tubo scarico fumi di savi marco del 13/05/2017, 19:50
    Messaggio: vorrei sapere perchè il tubo di scarico fumi della stufa camino franklin ha un diametro iniziale di 200 che si riduce a 150 e quale diametro deve avere il resto della canna fumaria. grazie

  • Oggetto: Skantherm o Haas Sohn? di Luca Lotti del 12/09/2012, 12:07
    Messaggio: Buongiorno, come molte persone sono alla ricerca di una buona stufa a legna per il riscaldamento di casa (ho il GPL ma è come tagliarsi le vene). Mi sono state proposte due stufe, una Skantherm, nelle varianti in pietra ollare e in acciaio, e una Haas Sohn.
    Da come ho capito la pietra ollare raggiunge delle temperature più basse ma trattiene il calore più a lungo, mentre l'acciaio si scalda più velocemente. Tenendo conto che l'ambiente che devo riscaldare è lungo 12 metri largo 3,5, e che il riscaldamento non lo voglio più accendere, quale stufa ha la migliore resa/autonomia?
    Grazie per il preziosissimo aiuto.
    • Re: Skantherm o Haas Sohn? di Sonny del 11/05/2017, 10:29
      Io ho fatto acquistare ad un amico su Caminoteca.it una stufa a pellet della Haas und Sohn e devo dire che si é trovato molto bene ecco dove l'ha presa: https://caminoteca.it/stufe-a-pellet/?o=swag_default_sort&f=410
      Saluti
      Sonny

  • Oggetto: certificato di conformità canne fumarie di Serena del 28/03/2011, 15:46
    Messaggio: Buongiorno, chiedo gentilmente un'informazione...
    Ho una canna fumaria, che risale al 2003, la quale pochi giorni fa ha preso fuoco, nulla di grave pero' ora mi è stato riferito che è da far controllare e occorre fare una videoispezione con il rilascio della certificazione di conformità; ho chiamato una ditta che si occupa ANCHE di videoispezioni alle canne fumarie e mi è stato detto (in poche parole che loro non si prendono la responsabilità di certificare una cosa non prodotta da loro) quello che possono fare è eseguire una videoispezione e rilasciarmi un "rapportino" con relazione tecnica delle normative in vigore... Chiedevo se questo servizio si puo' considerare a norma o se è meglio che mi rivolga a qualche altra ditta, inoltre chiedevo quali fogli mi devono essere rilasciti perchè penso che solo un rapportino non sia sufficente giusto?
    • Re: certificato di conformità canne fumarie di Giovanni Iemmi del 29/03/2011, 11:17
      in effetti, un fumista abilitato, può rilasciare la "dichiarazione di conformità" solo per le installazioni effetuate da lui ed eventualmente rilasciarti una relazione tecnica come ti hanno proposto. Ovviamente dipende dallo scopo, se ti serve per l'assicurazione o questioni legali forse non basta. In tal caso, l'unico documento che si può richiedere è una "dichiarazione di rispondenza" (fatta in seguito a controllo e videoispezione) che però non tutti possono rilasciare. Per quanto ne so io, questo tipo di dichiarazione la può rilasciare solo un fumista che abbia l'abilitazione da più di 10 anni. Se ti può servire, puoi chiamare la segreteria ANFUS per avere il recapito di qualcuno autorizzato nella tua zona www.anfus.org
    • Re: certificato di conformità canne fumarie di lorenzo grosso ciponte del 03/05/2011, 17:20
      come si fa il certificato di conformità di una canna fumaria esistente per un forno a legna di una pizzeria e chi lo può redigere
      • Re: Re: certificato di conformità canne fumarie di Giovanni Iemmi del 04/05/2011, 00:06
        lo DEVE (non può) redigere chi ha installato la canna fumaria, ma deve averne i requisiti, cioè l'abilitazione della camera di commercio al DM 37/08, nel caso di forno a legna è richiesta la lettera C. Una canna esistente non può avere una dichiarazione di conformità, ma al massimo una "dichiarazione di rispondenza" che può essere rilasciata da un fumista abilitato alla suddetta lettera C del DM37/08 da almeno 10 anni e previa verifica della canna può redigere il documento.
        • Re: Re: Re: certificato di conformità canne fumarie di carlo del 04/05/2011, 19:46
          Sono un installatore, molto spesso trovo canne fumarie installate in edifici nuovi dalle imprese edili costruttrici, in pratica dei muratori, non credo abilitati. Sono canne in acciaio, coibentate, ineserite all'interno di muratura o dentro le canne in cemento da 30x30 (25x25). Sicuramente sono ottime installazioni, ma prive di dichiarazione di conformità.
          Sono quasi sempre complessi edilizi con numerosi appartamenti. In quel caso chi deve rilasciare la dichiarazione? Se c'è un progetto elaborato da un ingegnere e realizzato dall'impresa, come funziona la cosa? Bisogna sempre cercare un fumista?
          • Re: Re: Re: Re: certificato di conformità canne fumarie di Giovanni Iemmi del 05/05/2011, 10:40
            ciao Carlo, la certificazione deve sempre essere rilasciata da chi installa la canna fumaria. A seconda delle situazioni, in alcuni casi occorre una progettazione, in altri no, ma ciò viene prima dell'installazione e non ha niente a che fare con la certificazione.
      • Re: Re: certificato di conformità canne fumarie di cinzia del 18/03/2012, 15:39
        salve vorrei installare una stufa a pellet su una canna fumaria in disuso da circa un anno.All'interno ci sn gia 2 tubi che 1 sale fino al tetto, l'altro si ferma al secondo ed ultimo piano della palazzina in questione (il mio piano). Ora la mia domanda è quanto mi costa la certificazione della canna fumaria? è necessaria per insatallare la stufa?

        grazie
        Cinzia
      • Re: Re: certificato di conformità canne fumarie di Maria Carmen del 21/04/2012, 09:17
        Ho un esercizio che avevo dato in affitto, gli inquilini di prima non interessava il camino, e dall'interno dell' esercizio avevano messo un mobile che non di vedesse il buco. Così ci avevano detto, tanto il tubo a loro non interessava perché esisteva un riscaldamento a gas a pavimento.
        La signora che aveva l'esercizio si è ammalata e ha dovuto lasciare.
        Abbiamo dei nuovi inquilini che vorrebbero il camino perchè vogliono fare una pizzeria e primi piatti.
        Lo spazzacamino mi ha detto che mi fa una dichiarazione che il camino esisteva, mi sono dimenticata di dire che degli ignoti hanno tolto la canna fumaria all'esterno.
        Come posso fare? vi saluto e vi ringrazio se mi darete una risposta. M.Carmen Crosina
        • Re: Re: Re: certificato di conformità canne fumarie di Luigi Biagini del 21/04/2012, 19:09
          Non capisco a cosa serva la dichiarazione di esistenza del camino... Nel momento in cui installi un generatore, l'installatore si assume la responsabilità dell'intero impianto.
          Ergo, fai installare tutto (e qui entrano in gioco altri fattori es: DIA, SCIA, nonchè nullaosta del condominio, arie ed eventuali)e te lo fai certificare.
          • Re: Re: Re: Re: certificato di conformità canne fumarie di Giovanni Iemmi del 22/04/2012, 15:38
            chiarisco meglio ciò che ha detto correttamente l'amico Luigi: gli impianti installati prima del marzo 2008, non erano ancora soggetti a certificazione, quindi ovviamente non ce l'hanno. In tal caso, chi installa l'apparecchio (stufa, caminetto o forno che sia), ha l'OBBLIGO di verificare preventivamente che la canna fumaria sia a norma ed adeguata a ricevere i fumi dell'apparecchio che si sta per installare (per assurdo, io potrei anche trovare una canna a norma per il pellet ma non per la legna). In seguito a queste verifiche, DEVE rilasciare la certificazione dell'installazione.
      • Re: Re: certificato di conformità canne fumarie di mirko bellomi del 04/09/2012, 14:47
        mi serve una certificazione per della canna fumaria in acciaio lo montata a casa mia ma l'amministratore ma chiesto la certificazione potete mandarmela grazie
      • certificato di conformità canne fumarie di Giulia del 17/04/2013, 11:08
        Buongiorno,
        abito in un condominio del 1970 e ho un caminetto che uso poche volte in un anno.
        All'ultima riunione di condominio l'Amministratore mi ha fatto la richiesta per la canna fumaria del caminetto di certificazione. Di che cosa si tratta? Ai sensi di quale legge?
        grazie
        • Re: certificato di conformità canne fumarie di Luigi Biagini del 18/04/2013, 12:03
          Solo se hai fatto interventi dopo Marzo 2008. Tutto ciò che era preesistente non rientra in nessuna normativa ma solo alle leggi del periodo di costruzione (in pratica niente).
          Che faccia riferimento lui alle norme e alla attuazione...
        • Re: certificato di conformità canne fumarie di Giulia del 19/04/2013, 15:11
          Grazie per la risposta
          • Re: Re: certificato di conformità canne fumarie di Giovanni Iemmi del 21/04/2013, 16:04
            a livello di installazione, come ha detto Luigi non hai nessun obbligo, però è probabile che l'amministratore abbia usato termini sbagliati e si riferisse alla manutenzione (pulizia e controllo) della canna fumaria, che è obbligatoria al massimo ogni due anni.
            Ti consiglierei di chiamare uno spazzacamino professionale e di presentargli alla riunione di condominio la ricevuta della pulizia (magari accompagnata da un rapporto di intervento su cui son riportate le caratteristiche e le condizioni della canna)
    • predisposizione canne fumarie di Mauro del 09/08/2011, 15:37
      Buongiorno ho bisogno di un'informazione:
      un cliente mi chiede di prevedere per la sua futura casa la canna fumaria per un caminetto o stufa a legna, non ha ancora deciso: come semplice previsione è sufficiente un cavedio realizzato con gli elementi in cemento entro cui poi farà installare da una ditta autorizzata la canna fumaria vera e propria, ed eventualemte che sezione é meglio prevedere?
      Grazie per l'aiuto
      Mauro
    • Re: certificato di conformità canne fumarie di tiziana del 27/09/2013, 12:07
      buongiorno, devo vendere una casa indipendente costruita nel 2004. il compratore mi ha chiesto il certificato di conformità della canna fumaria, cosa devo fare? vorrei precisare che la canna fumaria è già rivestita in acciaio e serviva ad una stufa caminetto che io ho sempre utilizzato come riscaldamento prevalente! grazie a chiunque mi darà delucidazioni
      • Re: Re: certificato di conformità canne fumarie di Giovanni Iemmi del 27/09/2013, 19:07
        la dichiarazione di conformità sulle canne fumarie (o impianti fumari) è obbligatoria dal marzo del 2008.
        Per gli impianti pre-esistenti puoi chiedere a un fumista di farti una "dichiarazione di rispondenza", cioè in seguito a una verifica tecnica, si dichiara che la canna rispetta le normative.
        Altrimenti, sta a chi installa la stufa o il caminetto, prima dell'installazione, verificare che la canna sia idonea al tipo di apparecchio da collegarvi
    • Re: certificato di conformità canne fumarie di alberto galbiati del 03/02/2014, 23:35
      buona sera volevo chiedervi:
      Io e da un po' di anni che poso camini e creo impianti fumari per i miei rivenditori dopo tutti questi anni adesso mi richiedono la lettera "C" mi potreste dire le info piu per fare questa benedetta lettera "C";
      DA CHI DEVO ANDARE?
      DEVO FARE UN CORSO?
      DOVE MI DEVO ISCRIVERE?
      MI POTRESTE AIUTARE?
      Grazie.
      • Re: Re: certificato di conformità canne fumarie di Giovanni Iemmi del 04/02/2014, 01:14
        si tratta del DM37/08, la lettera "c" è quella che riguarda gli apparecchi a combustibile solido. E' in vigore dal marzo del 2008, quindi sono circa 6 anni che lavori "fuorilegge"... ti conviene informarti presso la camera di commercio della tua città (o provincia)
    • Re: certificato di conformità canne fumarie di gioele del 17/12/2014, 20:05
      salve. ho letto le conversazioni ma non ho ancora capito una cosa: questa certificazione può essere fatta da un architetto? grazie
      • Re: Re: certificato di conformità canne fumarie di Giovanni Iemmi del 18/12/2014, 11:26
        architetti e alcune categorie di ingegneri (civili, edili...) hanno l'abilitazione automaticamente, quindi si, purchè abbiano seguito il lavoro di installazione. RIbadisco che la DIchiarazione di Conformità, la può rilasciare sempre SOLO chi installa la canna fumaria
    • ripristino canna fumaria di Roberto del 13/01/2017, 10:37
      Caso.
      Una canna fumaria in lamiera smaltata ante 2008 di un forno a legna (pizzeria a piano terra di un grosso edificio di un unico proprietario) prende fuoco e si danneggia solo per gli ultimi 2 metri (sottotetto e comignolo).
      Si richiede da VVF e UTC il ripristino delle condizioni di sicurezza situazione precedente l'evento.
      Un muratore sostituisce le vecchie canne danneggiate nel sottotetto esterne dal muro semplicemente con nuove simili in inox.
      Alla fine lavori il muratore firma un foglio di corretto montaggio delle sole canne fumarie nuove: in calce anche la firma di libero professionista, incaricato dalla proprietà, a conferma del ripristino delle condizioni di sicurezza precedenti.
      Era sufficiente solo il foglio/dichiarazione del muratore/installatore?
      Serviva anche la firma del professionista?
      Il foglio in carta semplice, così timbrato e firmato, è quindi sufficiente?
      Il semplice muratore è una figura abilitata per il montaggio delle canne fumarie?
      Il professionista Geometra, è una figura abilitata per le canne fumarie? se sì, sarebbe sufficiente anche solo la dichiarazione del solo professionista? o servono per forza entrambe?
      Il muratore od il professionista devono avere l'abilitazione C per canne fumarie?
      Ci sono dei contenuti obbligatori che devono essere riportati nel documento che viene rilasciato da muratore e professionista?
      • Re: ripristino canna fumaria di Luigi Biagini del 13/01/2017, 18:27
        Lettera C dell'installatore e DI.CO. (dichiarazione di conformità) interamente compilata!
        Non serve altro. Ma credo che avrai il tuo bel da fare...
    • Certificato di conformità canne fumarie di ETESS del 31/01/2017, 16:50
      Buongiorno, a seguito di lettura di questo interessantissimo forum, vorrei porre un quesito di ordine generale in merito all'argomento.
      Da quel che capisco leggendo le varie risposte degli esperti, ogni volta che si va a sostituire il "generatore" che scarica in una canna fumaria, questa va nuovamente certificata/dichiarata rispondente.
      Mi spiego meglio: pizzeria con forno a legna che scarica in canna fumaria, entrambi già esistenti da prima del 2008 e sprovvisti di qualsiasi documento. Nel 2014 la gestione cambia e chi subentra smantella il vecchio forno perché troppo piccolo e ne realizza uno nuovo sempre a legna (un prefabbricato imbullonato poi rivestito) collegandone lo scarico dei fumi alla canna fumaria esistente.
      La domanda è: in questo caso serve una nuova dichiarazione di rispondenza della canna fumaria vista la modifica del forno o comunque una dichiarazione di rispondenza in virtù del fatto che non ce n'era una precedente? O essendo il combustibile lo stesso e la tipologia di generatore idem (per quanto di dimensioni differenti e quindi teoricamente più potente) e non essendoci nulla prima, può continuare a non esserci alcun documento adesso basandosi usl fatto che "la canna fumaria è esistente"?
      Grazie in anticipo per chi avrà la cortesia di darmi lumi
      • Re: Certificato di conformità canne fumarie di Luigi Biagini del 10/02/2017, 21:11
        Non si possono redarre dichiarazioni di rispondenza di impianti posti in essere dopo l'entrata in vigore del DM 37/08.
        Se la canna è esistente e certificata, non necessita produrre nuove dichiarazioni ma allegare quelle presenti.
        Nella dichiarazione di conformità e/o rispondenza vengono riportate le caratteristiche della canna in funzione delle quali si installa un generatore appropriato.
        Es: non posso installare un impianto a gas in un camino in classe N1.
    • Re: certificato di conformità canne fumarie di andrea del 09/05/2017, 19:59
      salve ho comprato una stufa a pellet usa da un privato e la ho installata in una tavernetta dove già esisteva una canna fumaria dalla data di costruzione dalla casa 1964 . come faccio a farmi fare il certificato di conformita per la canna fumaria in questo caso? grazie

  • Oggetto: Trasformaz Stufe ventilata in stufa ad a di Francesco del 04/05/2017, 11:51
    Messaggio: Ho una big dell Edilkamin ventilata sto informando mi come inserire uno scambiatore per trasformarla in stufa ad acqua

  • Oggetto: stufa Nestor Martin: rumorosa di Marina del 22/04/2017, 22:21
    Messaggio: Da dicembre sto facendo esperienza con una stufa in ghisa Nestor Martin con tecnologia di combustione Woodbox. Dopo qualche settimana di utilizzo la stufa ha iniziato a produrre forti rumori in fase di riscaldamento e raffreddamento. Rumori frequenti che ricordano esplosioni, come petardi, e durano anche due ore. Sono abituata a rumorose ventole di stufe a pellet, ma il tipo di rumore di questa Nestor mi crea molto fastidio. Il venditore ci ha detto di muovere le piastre interne, ma non abbiamo ottenuto grandi risultati. A qualcuno è accaduta una cosa simile? Alla luce di questo inconveniente, francamente sconsiglio l'acquisto di una stufa del genere, a meno che non siate dotati di una pazienza fuori dal comune....

  • Oggetto: Stufa tulikiwi di Rimoldi Enrico Attilio del 21/04/2017, 17:46
    Messaggio: Buon giorno.
    Scorrendo in rete ho visto che si parla di tulikiwi e di un certo Vladimiro.
    Che potrebbe essere colui che circa 14anni fa lha egregiamente montata a casa mia.
    Non avendo più il suo contatto (accidentalmente perso) e volendo fare manutenzione, chiedo qui se fosse lui e se fosse possibile recuperare il suo contatto.
    Grazie mille.
    Enrico..

  • Oggetto: suggerimenti nuovo acquisto di Giovanni del 09/04/2017, 22:46
    Messaggio: ciao a tutti !
    come avrete letto milioni e forse più volte, cerco nelle vostre esperienze il giusto suggerimento per poter fare la scelta giusta.
    ho di recente acquistato una casa stile rustico, muro da 40 in sassi, serramenti vecchi, travi in legno tra i piani della casa, composta da una zona giorno di 30 mq, adiacente ad un altre tre stanze, e comunicante col piano superiore composto da altri 30 mq, collegati tramite una scala col vano aperto.
    volevo inserire una stufa in ghisa nella zona giorno, una bella potente in grado di scaldare tutta la casa.
    mi sono orientato sulla ghisa, principalmente per la sua autonomia.
    tra le varie marche, mi sono imbattuto nelle seguenti: Montegrappa (seraphine) Dovre (640) e jotul (sono in attesa del preventivo con tanto di nome macchina).
    dopo giorni di ricerca in internet , noto soltanto commenti di "per sentito dire" o basandosi su dati scritti.
    chiedo a qualcuno di voi se é in possesso di tali modelli (o marche, per lo meno) o ha avuto modo di vederle funzionare.
    ringrazio fin da ora chi risponderà al mio quesito!
    • Re: suggerimenti nuovo acquisto di Paschi del 12/04/2017, 08:43
      Ciao, la ghisa ha il doppio del potere accumulo dell'acciaio , se l'acciaio tiene calore per 1 ora la ghisa per 2 ore ma 2 ore son pochissime, non è una soluzione che tenga tutta la notte.
      Poi attento che stai vedendo prodotti MONOPARETE ma non sono efficaci per movimentare il calore verso tutte le stanze, con essi surriscaldi il locale dove hai la stufa ed il resto rimane abbastanza freddo... i migliori nella mia esperienza diretta sono i Canadesi catalizzati doppia parete e con carica maggiorata ed accensione prolungata... poi fai tu.

  • Oggetto: stufa ad accumulo in pietra ollare di Dario del 18/03/2017, 17:50
    Messaggio: Salve a tutti. Ho il seguente quesito: sto acquistando una casa ancora in progettazione in edilizia tradizionale di circa 90 mq netti su unico piano. Due camere letto un bagno e soggiorno-cucina open.
    Provincia Varese quota circa 300 m slm.
    Classe A con riscaldamento a pavimento PDC e VMC. Vorrei installare stufa Tulikivi. Il mio dilemma è il contrario del solito. Temo che produca troppo calore e che vanifichi il progetto di di riscaldamento. Temo alla fine di spendere una fortuna e di non poterla accendere. Preciso che ancora non ho parlato con il termotecnico dell'impresa. Avete esperienze in merito? Grazie fin d'ora.
    • Re: stufa ad accumulo in pietra ollare di ciro del 24/03/2017, 09:17
      di sicuro non ti scalderà troppo
      nei periodi freddi necessiterai di 3,5 kw/h che è quello che emette una Tulikiwi.
      poi basta che metti mezza carica di legna al posto di una carica completa e scalda meno.
      Io ho scelto Ecco Stove in Silicon Carbide da 600kg e va benissimo.
      • Re: Re: stufa ad accumulo in pietra ollare di Dario del 27/03/2017, 22:39
        Grazie Ciro. Ho letto sul sito Tulikivi che il modello Hiisi è progettato apposta per le case in classe A e passive con camera di combustione più profonda e altri accorgimenti per un rilascio ancora più dolce del calore. Mi sto orientando su questa. Ancora devo far fare il calcolo della potenza/dimensione e il preventivo e poi parlarne con il termotecnico dell'impresa.
        Grazie mille
        • Re: Re: Re: stufa ad accumulo in pietra ollare di Daniele del 29/03/2017, 21:00
          La soluzione migliore è una stufa ad accumulo tipo grunofen-kachelofen realizzata sul posto, perchè la maiolica/refrattario intonacato ha un coefficente di trasmissione termica più basso rispetto la pietra ollare/steatite. Naturalmente, di conseguenza, la superfice totale radiante della prima deve deve essere maggiore. Con questo non voglio dire che la Tulikivi sia un brutto prodotto, come del resto altre stufe
          però sta di fatto che più bassa è la tempratura esterna di lavoro più il calore propagato sarà ad irraggamento, cosa ideafe e auspicabile in una casa a tenuta. Saluti.
          • Re: Re: Re: Re: stufa ad accumulo in pietra ollare di Dario del 30/03/2017, 11:00
            Grazie mille per le informazioni per me preziosissime!!
            • Re: Re: Re: Re: Re: stufa ad accumulo in pietra ollare di Ciro del 02/04/2017, 19:47
              Ciao visto che avete approfondito fino alle differenze di MATERIALE accumulo, la "stufa ibrida in silicon carbide" sarebbe la migliore in assoluto, accumula più calore a parità di massa ed ha una cessione differente che favorisce maggiormente la migrazione del calore in tutte le stanze rispetto ai prodotti di massa tradizionali, esiste un apparato certificato persino al 93% di rendimento.
              • Re: Re: Re: Re: Re: Re: stufa ad accumulo in pietra ollare di Daniele.A del 06/04/2017, 23:34
                Premetto che nel suo genere la silico ceribe è una buona stufa; non voglio neanche discutere sul dato: rendimento92%, anche se in teoria un rendimento tale lo si può raggiungere , in pratica i funi in uscita sarebbero senza una temperatura sufficiente a far in modo che si crei tiraggio e la canna fumaria funzioni bene e senza dare problemi di condensa e catrame-creosoto. Ma veniamo al dunque: come ho detto e ripeto la migliore tipologia di riscaldamento, adatto in particolare alla costruzioni ben isolate, è quello ad irraggiamento che è simile a quello del sole non caldissimo ma molto diffuso come del resto il riscaldamento a pavimento cioè poco caldo ma grande superfice radiante, questo vale anche per le stufe a legna e quella che si avvicina di più al concetto è la classica kachelofen costruita sul posto: grande superfice di scambio con temperatura di lavoro non molto alta. Al contrario se la stufa è piccola e deve scaldarsi molto generando movimenti convettivi dell’ aria movimento della polvere equivalente a bassa qualità di riscaldamento che è quello dichiarato dalla silico caribe. Per quanto riguarda il materiale, è vero che il carburo di silicio ha un potere di accumulo piu alto della pietra ollare ma come dicevo ha che un coefficiente di trasmissibilià termica più elevato. Questo tipo di materiale viene comunemente usato per la realizzazione delle stufe tradizionali con tecnica moderna e veloce però solo nella parte interna chiamata girofumi l resto della stufa chiamato rivestimento parecchio voluminoso è realizzato con altro materiale refrattario ad accumulo meno conduttivo ma di grande superfice vedi http://www.cerampiu.com/girofumi-modulare-in-durasic come del resto altre aziende tipo Brunner, Ortner, Brula, ecc. Saluti

  • Oggetto: esperienza di Mauro del 14/11/2009, 16:15
    Messaggio: Carissimi,

    sono nuovo del forum perchè ho installato una termostufa a legna quest'estate.Vi scrivo solo perchè quest'esperienza può essere utile.
    Ho acquistato con scetticismo il modello di termostufa ad acqua MODENA B della ST, importata da GODINO GROUP. Sono stato fortunato poichè non essendoci ancora un distributore ufficiale nella mia zona l'ho acquistato direttamente da loro a un prezzo eccezionale.
    Ebbene, mi sono ricreduto: prestazioni eccezionali. Ne ha comprata una mia sorella (stufa a legna classica mod. ODIN) e stessa soddisfazione.
    Insomma, forse tante volte i grossi nomi ci fanno pagare prezzi esorbitanti anche per coprire campagne pubblicitarie milionarie. Nel mio caso una termostufa da meno di 1000 euro mi sta dando soddisfazioni forse pari a termostufe che avrei dovuto pagare più del doppio...
    Saluti a tutti.

    Mauro
    • Re: esperienza di Michal del 16/11/2009, 11:57
      Ciao Mauro,

      condivido in pieno.
      Ho acquistato 1 mese fa una stufa della ST, modello PANORAMA con due porte e cappa: fantastica!!!
      14kw, pagata circa 480 eurini...ci siam fidati ed è andata alla grande.
      Settimana scorsa un collega ha acquistato sempre ST, il passaparola credo valga più di ogni milionaria pubblicità!
      Saluti a tutti.

      Michal
    • Re: esperienza di stefano del 21/10/2011, 09:21
      Ciao a tutti.
      Riprendo l'argomento perchè appunto mi è stata proposta una termostufa della Godino (credo sia il modello PRATO) a 500 e rotti euro.......che è decisamente un buon prezzo !.........volevo sapere se qualcuno dei lettori possiede questa termostufa, che tipo di impianto necessita(se con accumulo di acqua calda o meno); io dovrei scaldare all'incirca 150 mq su due piani (comunque ho anche un bombolone di gpl)

      grazie in anticipo a chiunque mi darà info utili
      saluti
      stefano
      • Re: Re: esperienza di marco del 21/10/2011, 11:32
        ho guardato sul sito della Godino e nel loo outlet c'è la termostufa modello prato nuova ed usata solo per foto catalogo a 610 euro
    • Re: esperienza di Fabrizio del 02/04/2017, 19:58
      Ciao, hai ancora la st.modena? Anche io una bomba, solo che nn riesco ad avere il braciere nuovo, mi servirebbe se possibile una foto di come è fatto per riprodurlo dal fabbro, grazie

  • Oggetto: inserto camino a legna ventilato di MARCO del 30/03/2017, 16:38
    Messaggio: Salve, qualcuno sa dirmi a grandi linee quanto possono essere lunghe al max le tubazioni per inviare l'aria calda nelle varie stanze della casa?
    Dipende dalla potenza in kw dell'inserto o solo dalla potenza del ventilatore?
    Ho visto che queste macchine hanno dei prezzi parecchio alti, per le vs esperienze sapreste consigliarmi qualche marca?
    Grazie
    • Re: inserto camino a legna ventilato di Luigi Biagini del 30/03/2017, 19:21
      Dipende dalla dichiarazione di prestazioni dell'azienda. Ergo: potenza (Kw/h, Mc/h).
      • Re: Re: inserto camino a legna ventilato di MARCO del 31/03/2017, 09:03
        Prodotti che per un profano sembrano molto simili hanno prezzi decisamente diversi; perche' un Deville o Nestor martin deve costare il doppio di un Edilkamin o di un Dal Zotto?
        Paghi solo il nome o ci sono motivi reali.
        Sui siti delle aziende, tutte vantano le medesime caratteristiche.........
        • Re: Re: Re: inserto camino a legna ventilato di Luigi Biagini del 31/03/2017, 10:01
          Per correttezza non metto marchi a confronto, mi spiace. Ti servirebbe un buon fumista che ti dia indicazioni. Ricordate che il fai da te ha i suoi lati negativi...
          • Re: Re: Re: Re: inserto camino a legna ventilato di MARCO del 31/03/2017, 16:43
            Infatti sono pienamente d'accordo con lei e mi fido poco dei commercianti...
            C'è un albo, un elenco di queste persone qualificate?
            Io sono di Asti.
            Grazie
            • Re: Re: Re: Re: Re: inserto camino a legna ventilato di Franco del 31/03/2017, 19:51
              se sei di asti chiedi un sopralluogo al centro riscaldamento naturale son molto conosciuti per l'esperienza con molti sistemi e prodotti differenti sembra che conoscano le differenze di prodotto molto bene. Il mio vicino ha diminuito i consumi del 60% e scalda meglio di prima con il loro inserto nuovo.
    • Re: inserto camino a legna ventilato di ciro del 31/03/2017, 15:41
      certo c'è differenza tra un prodotto e l'altro, se vuoi accenderlo solo per bellezza alla sera puoi anche risparmiar soldi tranquillamente e prendere uno abbastanza economico ma se vuoi riscadare seriamente occorre sapere quanto è grande l'ambiente o addirittura la casa da riscadare, dove è posizionato il caminetto, quanto è coibentata la casa, località e temperature esterne invernali...quante ore vuoi che stia acceso... non si può comprare un macchinario così per il marchio o il prezzo, occorre sapere cosa devi usarlo a fare e poi allora mirare bene per ottenere i risultati voluti. Uno specialista di riscaldamento con stufe e camini è indispensabile per un risultato serio.