Forum Fuoco e Legna

Cerca nel forum:
or and

Pagina:
  • Oggetto: stufe in pietra ollare di Andrea del 27/03/2008, 18:07
    Messaggio: Buonasera, sto valutando ormai da mesi l'acquisto di una stufa in pietra ollare (Nunnauni o Tulikivi). La stufa dovrebbe coadiuvare il sistema di riscaldamento a pavimento. Sarebbe posizionata in un ambiente unico di c.ca 60 mq., zona giorno con salotto e cucina, con altezza al colmo del tetto di c.ca 4 metri (2,70m nell parte più bassa) e comunicante (c'è una grande apertura) con un piano rialzato (ad 1,5 metri) dove si trova uno studio e la zona notte (solo quest'ultima "isolabile" con la chiusura di una porta). La stufa dovrà giocoforza essere posizionata a ridosso del muro esterno dell'ambiente da 60 mq, seppur al centro del lato più lungo della sala. In tale ambiente sono presenti due grandi finestre (quindi... un po' di dispersione), una di 3 metri scorrevole, una di 2,5 a vetro fisso. Mi sono orientato su una stufa di c.ca 2.000 kg. Le mie domande:
    1 - il posizionamento della stufa su di un muro esterno riduce di molto la sua potenzialità?
    2 - riuscirò ad ottenere un piacevole riscaldamento, nonostante tale posizionamento, almeno in quei 60 mq. (questo è infatti l'obiettivo minimo che mi pongo con una stufa di tale massa)?
    Ho abbandonato l'idea delle stufe a calore convettivo perché voglio evitare che gran parte del calore si diriga nel piano superiore dove c'è meno esigenza in termini di gradi e quindi cercare di avere più beneficio nella zona giusta,la zona giorno.
    Ringrazio in anticipo chi mi potrà dare il suo cortese parere.
    Andrea
    • Re: stufe in pietra ollare di fernando del 28/03/2008, 11:03
      1. perdi l'irragiamento da un lato (infatti la collocazione ottimale sarebbe in centro). Potresti optare per una soluzione che ho visto alla fiera di Verona (Progetto Fuoco): in pratica non metti la stufa attaccata al muro; la lasci 1,5/2 metri staccata e ci fai una specie di "panca" in pietra ollare (che funge da camino) e collega la stufa alla canna fumaria. E' una figata perchè tale su tale "panca" ti ci puoi sedere/sdraiare ed è caldissima e ti aumenta la superficie di irragiamento.
      2. anche se la attacchi al muro otterrai un piacevole riscaldamento; io comunque fare come ti ho detto al punto 1.
      ciao
    • Re: stufe in pietra ollare di Andrea del 28/03/2008, 11:21
      Grazie mille Fernando! In effetti era quello che pensavo. Avevo anche io (..ero a Verona) visto la possibilità di queste panche ma purtroppo sono molto vincolato con gli arredi (non posso spostare la cucina e la stufa diverrebbe d'intralcio spostata più al centro!!!).
      Mi piacerebbe sentire il parere su queste stufe da qualche fortunato possessore...L'acquisto è impegnativo e vorrei essere certo di non sbagliare!
      Grazie ancora
      • Re: Re: stufe in pietra ollare di fernando del 28/03/2008, 12:09
        Io purtroppo non posso metterla per problemi di peso (ho il solaio in legno) però ho un amico che ce l'ha e ti posso assicurare che funzionano meravigliosamente bene.
        Il problema di queste stufe è appunto il peso e il costo.
        Sicuramente installarne una in un ambiente piccolino è buttare i soldi; ma in un ambiente grande e soprattutto alto sono la soluzione migliore. Quindi se dal punto di vista economico puoi permettertela vedrai che non te ne pentirai mai.
        ciao
    • Re: stufe in pietra ollare di Andrea del 28/03/2008, 12:33
      Grazie ancora Fernando. In effetti la stanza è a piano terra per cui non ho problemi di peso. Nunnauuni o Tulikivi? La prima forse un po' più abbordabile, la seconda con nuovi modelli accattivanti. Ma sul funzionamento? Dovrebbero equivalersi vero?
      • Re: Re: stufe in pietra ollare di fernando del 28/03/2008, 14:35
        Si, sul funzionamento si equivalgono, poi la pietra ollare è esattamente la stessa, diciamo che le Tulikivi hanno un design migliore e secondo me sono anche leggermente più curate.
        ciao
        • Re: Re: Re: stufe in pietra ollare di Andrea del 10/04/2008, 17:37
          Sono in procinto di acquistare la "bestiona" da 2 q.li.
          Nessuno in questo forum ha una stufa del genere?
          Solo per sentire un'altra campana. Come vi siete trovati?
          Grazie e scusate, ma prima di fare tale .... investimento, vorrei sentire tutte le campane.
          Altra cosa: non so dove ho letto che bruciando una certa essenza di legno (non ricordo quale) la pietra ollare può danneggiarsi. A me sembra inverosimile; qualcuno ne sa qualcosa?
          Grazie ancora
          Andrea
    • Re: stufe in pietra ollare di Alessandro del 31/10/2008, 12:32
      Ciao.
      Avendo pochissimo spazio di istallazione (39-40 cm max) ero interessato alla SALLA di Tulikivi (doppio calore,cioè convettivo+ittagiamento), ma mi frena il costo, non eccessivo in valore assoluto ma forse non adeguato per una stufa che forse alla fine riscalda prevalentemente in modo convettivo e poco per irraggiamento, inoltre non ha il giro fumi tipico delle altre "ollari": cosa ne pensate?
      Mi conviene forse risparmiare i soldi e comprare una normale stufa (magari con rivestimento ollare)?
      Ciao e grazie

  • Oggetto: aiuto! la iris va in blocco di mauro del 31/10/2008, 08:02
    Messaggio: ho una stufa iris e dopo un paio d'ore di funzionamento esce la sigla h1 e la stufa si spegne, i tubi li ho puliti ed ho sostituito la guarnizione dello sportello...non sò cos'altro fare, qualcuno può aiutarmi?

  • Oggetto: stufe idropellet di renzo Pinazza del 30/10/2008, 21:36
    Messaggio: Chiedevo un consiglio riguardo le stufe idropellet per integrare l'attuale impianto a gasolio
    Ho un impianto a gasolio per il mio appartamento su 2 piani separato con 2 pompe e 2 cronotermostati
    Il piano giorno e' sopra il piano notte percio' il calore della stufa tirolese non scende nelle camere di conseguenza devo utilizzare solo il riscaldamento per la zona notte
    Avendo un locale adibito a ripostiglio nel piano notte avevo pensato di metterci una stufa idropellet in questo locale e collegarla al termosifone presente in modo da riscaldare tutto il piano con questo sistema
    La potenza dei radiatori presenti nel piano e' di 8000Kcal
    La caldaia a gasolio si trova in una centrale termica ed e' da 30000Kcal ma serve l'intera abitazione
    L'impianto e' a circuito chiuso con vasi di espaansione
    Eventualmente si possono integrare i due sistemi pellet-gasolio oppure si deve optare per uno o l'altro?
    La gestione dei termostati come avviene?
    Il sisitema e' funzionale?

  • Oggetto: inserti camino: detrazione 36% non concessa di vinx del 29/10/2008, 19:10
    Messaggio: salve ,
    il titolo e' provocatorio ma vorrei capire se sia realmente detraibile la spesa per un inserto camino da installare in canna fumaria esistente .
    si tratta sicuramente di intervento in manutenzione ordinaria percui in teoria non detraibile .
    si prefigura come intervento per il risparmio energetico ma date un'occhiata a questo articolo del sito fisco oggi anche se un po' datato (http://www.fiscooggi.it/reader/?MIval=cw_usr_view_articolo&articolo=6779&giornale=7079).
    sbaglio o la detrazione e' riconosciuta solo in caso di sostituzione di un "generatore" esistente ? possiamo considerare un inserto come sostituzione ?
    grazie e saluti
    • Re: inserti camino: detrazione 36% non concessa di gianca51 del 29/10/2008, 19:36
      Premessa quella riportata è una conversazione registrata di un operatore di call center dell'AdE ma non ha alcun valore legale perchè l'operatore ha detto una scemenza.
      L'unico atto formale nelle richieste di un utente e nelle risposte dell'AdE che ha valore legale è il cosidetto "interpello", tutte le altre sono solo parole.
      Il requisito della sostituzione di "impianto termico" esistente si applica SOLO ed ESCLUSIVAMENTE per interventi che beneficiano della detrazione del 55%, ma non per quelli per cui si richiede il 36% in dieci anni.
      Nella risposta non si fa riferimento ad alcun disposto di legge che obblighi la sostituzione, ma la frase riportata fra virgolette scaturisce in modo casuale e senza nessun nesso logico con il discorso fatto.
      Nel caso segnalato è invece tassativo il requisito del 70% di rendimento richiesto per il generatore di calore ovvero per l'inserto camino a legna in questione.
      Certificato del costruttore da cui risulti che il rendimento è stato misurato con il metodo diretto.
      Occhio che non è un requisito da niente per un inserto camino commerciale.
    • Re: inserti camino: detrazione 36% non concessa di vinx del 29/10/2008, 22:47
      ricordo che fisco oggi e' rivista della AdE e spero verifichino gli articoli prima di pubblicarli .

      inoltre dopo verifica del Decreto Ministero Dell'Industria 15 febbraio 1992 noto i seguenti articoli/comma e mi domando se sia sufficiente la sola dichiarazione di conformita' del prodotto :

      Art.1. Tipi di opere ammesse ad agevolazioni fiscali
      1. Sono ammessi alle agevolazioni fiscali previste dall’art.29 della legge 9-1-1991, n.9, ....omissis....
      g) generatori di calore che utilizzino come fonte energetica prodotti di trasformazione di rifiuti organici ed inorganici o di prodotti vegetali a condizione che, in condizione di regime, presentino un rendimento, misurato con metodo diretto, non inferiore al 70%;

      Art.2 Spese deducibili
      3. Non sono deducibili gli eventuali costi relativi all’installazione per opere di cui all’art.1, primo comma, lettere e), f), g), h), o).

      Art.3 Documentazione da allegare alla dichiarazione dei redditi
      1. Per gli interventi di cui all’art.1, primo comma, .....omissis............
      c) dichiarazione dell’installazione attestante che gli interventi descritti nella dichiarazione stessa sono stati eseguiti in conformità alle vigenti disposizioni in materia di contenimento dei consumi energetici negli edifici e sono rispondenti ai requisiti tecnici eventualmente richiesti dal presente decreto;
      d) dichiarazione, debitamente firmata dal soggetto interessato, attestante che gli interventi sono stati effettivamente realizzati nell’unità immobiliare cui è riferita l’agevolazione fiscale prevista dal presente decreto e che detti interventi non sono stati assistiti da contribuzione diretta o indiretta dello Stato o di altro ente pubblico;
      e) eventuale diagnosi energetica che ha determinato gli interventi previsti nel presente decreto.
      • Re: Re: inserti camino: detrazione 36% non concessa di gianca51 del 30/10/2008, 08:04
        "ricordo che fisco oggi e' rivista della AdE e spero verifichino gli articoli prima di pubblicarli."
        L'ho già scritto non li verificano, sono delle semplici trascrizioni.
        Come hai potuto accertare in nessuna delle leggi richiamate da quella che detta le norme della detrazione del 36%, si cita la parola "sostituzione" di "impianto termico" esistente.
        • Re: Re: Re: inserti camino: detrazione 36% non concessa di vinx del 30/10/2008, 17:06
          e per quanto riguarda la documentazione , serve tutto quello elencato nell'articolo 3 ?

          Art.3 Documentazione da allegare alla dichiarazione dei redditi
          1. Per gli interventi di cui all’art.1, primo comma, .....omissis............
          c) dichiarazione dell’installazione attestante che gli interventi descritti nella dichiarazione stessa sono stati eseguiti in conformità alle vigenti disposizioni in materia di contenimento dei consumi energetici negli edifici e sono rispondenti ai requisiti tecnici eventualmente richiesti dal presente decreto ..........omissis
          • Re: Re: Re: Re: inserti camino: detrazione 36% non concessa di gianca51 del 30/10/2008, 20:39
            La documentazione relativa al contenimento dei consumi energetici ri siferisce ad interventi sull'involucro edilizio, immagina per esempio la sostituzione di finestre che pur a norma non raggiungono le prestazioni richieste per accedere al 55%.
            I "requisiti tecnici richiesti dal presente decreto" si riferisce proprio al caso in questione e riguarda il certificato del costruttore con il rendimento dell'inserto.

  • Oggetto: termostufa: problemi nel riscaldare acqua impianto di federico del 30/10/2008, 15:38
    Messaggio: Ho acquistato (all'estero) una termostufa di produzione ceca che so di essere di buona qualità.
    Purtroppo questa stufa riscalda moltissimo l'ambiente in cui si trova e troppo poco l'acqua che poi confluisce nell'impianto di riscaldamento (termosifoni, ecc.).
    Sto impazzendo per capire le istruzioni che sono scritte in lingua ceca.
    Tra il focolaio e la camera in ghisa, dove passa l'acqua dell'impianto, c'è un pannello in materiale refrattario (che copre tutta la superficie del cielo del focolaio).
    Io credo che questo pannello vada tolto così da riscaldare di più l'acqua e meno la stanza dove si trova la termostufa.
    Forse è da lasciare solo in caso si decida di non collegare la stufa all'impianto di riscaldamento).
    Non ho la possibilità di far venire un idraulico a controllare (la casa è molto isolata).
    E' capitato mai a nessuno un problema di questo tipo?
    Il pannello è da staccare? Ci potrebbero essere rischi a causa dell'elevato differenziale termico?

  • Oggetto: per luigi di MARIO del 29/10/2008, 16:41
    Messaggio: caro luigi rispondimi al messaggio precedente perchè non vorrei combinare un casino.
    prima mi parli di detentore da svitare mezzo giro per ogni termosifone in base alla lontananza dal collettore e poi mi dici di agire sulla manopola + e - che è in alto al termosifone. se qualcun altro può aiutarmi...
    LA DOMANDA E' QUESTA :
    PER PERMETTERE AI RADIATORI DI SCALDARSI UNIFORMEMENTE SU QUALI MANOPOLE BISOGNA AGIRE?
    GRAZIE
    • Re: per luigi di luigi del 29/10/2008, 17:06
      Ricapitoliamo:

      DETENTORE è quello in basso con il tappo di coperura generalmente in plastica.

      Sviti il tappo in plastica, e ti ritrovi una vite che a mano non riesci a manovrare, per poter effettuare l'operazione devi o procurarti una chiave inglese oppure puoi svitare e togliere la manopola della valvola posta in alto al radiatore con la quale si agisce per dare +/- calore ai radiatori.

      Se questa manopola non è del tipo termostatica, all'interno avrà un scanalatura apposita per fare l'operazione di aprire e/o chiudere i detentori.

      Una volta appurato il tutto, agisci sul radiatore con il percorso + breve della tubazione rispetto al collettore e aprilo agendo in senso antiorario di 1/2 giro, fai l stessa cosa sugli altri aggiugendo 1/2 giro rispetto a quello + vicino.

      Spero di essere sato abbastanza chiaro
      • Re: Re: per mario di LUIGI del 29/10/2008, 17:12
        DETENTORE è quello in basso con il tappo di coperura generalmente in plastica.

        Sviti il tappo in plastica, e ti ritrovi una vite che a mano non riesci a manovrare, per poter effettuare l'operazione devi o procurarti una chiave inglese oppure puoi svitare e togliere la manopola della valvola posta in alto al radiatore con la quale si agisce per dare +/- calore ai radiatori.

        Se questa manopola non è del tipo termostatica, all'interno avrà un scanalatura apposita per fare l'operazione di aprire e/o chiudere i detentori.

        Una volta appurato il tutto, agisci sul radiatore con il percorso + breve della tubazione rispetto al collettore e aprilo agendo in senso antiorario di 1/2 giro, fai la stessa cosa sugli altri aggiugendo 1/2 giro rispetto a quello + vicino.

        Spero di essere sato abbastanza chiaro
      • Re: Re: per luigi di MARIO del 29/10/2008, 17:36
        IL DETENTORE CHE HANNO I MIEI RADIATORI UNA VOLTA TOLTO IL TAPPO SI PRESENTANO CON UN VITE CHE MI PERMETTE DI AGIRE. AVVITANDO TUTTO CREDO CHE SI CHIDE E SVITANDO SI APRE. IN QUESTO MODO LA MANOPOLA + E - NON DEVO TOCCARLA, VERO?
        SCUSAMI MA SONO UN PO' TONTO SU QUESTE COSE.
        GRAZIE
        • help di MARIO del 30/10/2008, 11:40
          PER PERMETTERE CHE I RADIATORI SI SCALDINO UNIFORMEMENTE, L'AMICO LUIGI MI HA CONSIGLIATO DI AGIRE SUI DETENTORI, APRENDOLI IN BASE ALLA DISTANZA DAL COLLETTORE.
          MI POTETE SPIEGARE SE DEVO ANCHE AGIRE SULLA MANOPOLA POSTA IN ALTO AL RADIATORE , QUELLA DEL + E -?
          I RADIATORI SONO COLLEGATI CON UNA STUFA FREDDY IDRO DI PALAZZETTI.
          GRAZIE
          • Re: help,my day di MARIO del 30/10/2008, 17:22
            PER PERMETTERE CHE I RADIATORI SI SCALDINO UNIFORMEMENTE, L'AMICO LUIGI MI HA CONSIGLIATO DI AGIRE SUI DETENTORI, APRENDOLI IN BASE ALLA DISTANZA DAL COLLETTORE.
            MI POTETE SPIEGARE SE DEVO ANCHE AGIRE SULLA MANOPOLA POSTA IN ALTO AL RADIATORE , QUELLA DEL + E -?
            I RADIATORI SONO COLLEGATI CON UNA STUFA FREDDY IDRO DI PALAZZETTI.
            GRAZIE

  • Oggetto: scarico fumi stufa in canna fumaria caminetto. di alfonso misasi del 28/10/2008, 19:45
    Messaggio: Buonasera,gradirei sapere se è possibile inserire in una canna fumaria 40x40 di un caminetto il tubo di scarico di una stufa a legna ed,eventualmente ,farli funzionare entrambi.Grazie
    • Re: scarico fumi stufa in canna fumaria caminetto. di Bagnolini geom. Giulio del 29/10/2008, 08:39
      Gentilissimo signor Misasi,
      l'operazione da lei voluta è tranquillamente eseguibile. L'unica importante avvertenza è comunque di realizzare tecnicamente alla perfezione i collegamenti (inserendo anche le necessarie valvole di non ritorno, utili a far si ad esempio che il fumo non discenda nella stanza che ospita il camino) altrimenti si rischia di compromettere il tiraggio di entrambi.

      Cordialità

      www.geocities.com/caminisenzafumo
      Bagnolini geom. Giulio
      • Re: Re: scarico fumi stufa in canna fumaria caminetto. di gianca51 del 29/10/2008, 19:50
        Norma UNI 10683 Generatori di calore alimentati a legna o da altri biocombustibili solidi. Requisiti di installazione.
        Para 3.2. Caratteristiche costruttive Allacciamento: "II collegamento tra l'apparecchio di
        utilizzazione e la canna fumaria deve ricevere lo scarico da un solo generatore di calore."
        • Re: Re: Re: scarico fumi stufa in canna fumaria caminetto. di Bagnolini geom. Giulio del 30/10/2008, 10:18
          Gentilissimo signor Gianca51,
          premesso che io, umano, potrei benissimo sbagliarmi nel mondo delle mille leggi e norme, ma la disposizione riportata dovrebbe confermare quanto da me indicato al ns amico.
          Infatti il soggetto della frase riportata dal par. 3.2 è "Il collegamento" e non la "canna fumaria".
          Cioè in pratica ad una sola canna fumaria si dovrebbero poter collegare anche più apparecchi (camino, stufa, forno pizza) a patto che siano tutti funzionanti a legna e che ognuno abbia un indipendente collegamento fino alla canna fumaria. Mi sbaglio?

          Cordialità

          www.geocities.com/caminisenzafumo
          Bagnolini geom. Giulio
          • Re: Re: Re: Re: scarico fumi stufa in canna fumaria caminetto. di Gianni del 30/10/2008, 13:05
            Il geometra sa il fatto suo. Quello che dice è giusto.
            Normative a parte c'è da dire che nel collegare più generatori a una canna fumaria mal funzionante c'è il rischio di un reflusso di fumi soprattutto se un generatore è un camino aperto.
            Quindi è giusta anche l'esposizione del geometra quando parla di valvole di non ritorno...
            Devo dire per esperienza personale che molto spesso si possono risolvere difetti di tiraggio installando comignoli che sfruttano l'effetto Venturi e che, in caso di vento, aumentano le prestazioni. Però attenzione che in caso di camino aperto, si crea una forte depressione che tende a portare via anche il calore di casa. E' quindi consigliabile installare serrande di chiusura nella cappa del camino.
            Scusate per le ovvietà..

  • Oggetto: ricerca di camino a legna di Licia Caggiano del 29/10/2008, 22:16
    Messaggio: Ho letto che esistono dei caminetti a legna per civile abitazione che non necessitano di canna fumaria in quanto sono provvisti di impianto di depurazione dei fumi.
    Gradirei avere informazioni in merito.

  • Oggetto: scarico stufa a legna di stefano del 29/10/2008, 14:39
    Messaggio: ho una mansarda in un condominio di montagna.
    è possibile inserire il tubo di scarico di una stufa a legna nella canna fumaria condominiale dove sono collegate le cappe delle cucine?
    grazie
    • Re: scarico stufa a legna di giorgio del 29/10/2008, 15:07
      Ciao quasi di certo non puoi... io avevo lo stesso problema solo che nel mio caso ho interrotto la canna fumaria al secondo piano cioè dove sono io e sopra non la usa nessuno ma questo solo perchè la casa è mia, ricordo bene che nel libretto della stufa a legna raccomandavano proprio di non condividere con nessun altro scarico la canna fumaria, però tecnicamente non ti so spiegare il motivo, io l'ho "privatizzata" e la stufa va che è una meraviglia. Ciao Giorgio
    • Re: scarico stufa a legna di gianca51 del 29/10/2008, 15:20
      Norma UNI 10683 3.2 Riporto integralmente:
      "E’ vietato convogliare nello stesso canale da fumo lo scarico proveniente da cappe sovrastanti gli apparecchi di cottura."

  • Oggetto: impostazione stufa freddy idro di MARIO del 28/10/2008, 16:18
    Messaggio: ho installato una freddy idro a casa 100mq.
    non riesco mai a scaldare i radiatori completamente, cioè rimangono caldi sopra e freddi sotto. la velocita della pompa è fissata a 2. qualcuno può darmi qualche consiglio?
    mi hanno detto che montare un apparecchio che divide gli ambienti (lato giorno e lato notte), porterebbe ad ottimi risultai.
    infine ho visto dei tecnici manovrare con dei codici sulla mia stufa, ma non sono riuscito a capire cosa facevano. qualcuno sa spiegarmi qualcosa?
    • Re: impostazione stufa freddy idro di LUIGI del 28/10/2008, 16:48
      SFIATA BENE I RADIATORI E POI APRI I DETENTORI IN MODO PROPORZIONALE (MEZZO GIRO X IL PIU'VICINO AL COLLETTORE E COSì VIA)
      • Re: Re: impostazione stufa freddy idro di MARIO del 28/10/2008, 18:02
        MI PUOI SPIEGARE COSA è IL COLLETTORE E DOVE DEVO FARE I MEZZI GIRI?
      • Re: Re: impostazione stufa freddy idro di LUIGI del 29/10/2008, 10:21
        Ilcollettore è praticamente in punto da cui partono tutte le tubazioni in rame che trasportano l'acqua ai radiatori.

        Per ogni radiatore parte un tubo in mandata ed uno in ritorno.

        Devi catalogare i radiatori a seconda delle varie lunghezze dei tubi.

        Ovvero
        rad. 1 L= 5.00
        rad. 2 l= 5.50
        e così via

        I radiatori hanno 2 valvole, una sulla mandata (che può essere termostatica ed una sul ritorno (detentore)

        Dovrai agire sul detentore.
        Chiudi tutti i detentori dei vari radiatori e poi li riapri uno la volta partendo dal radiatore con la tubazione più corta, cioè quello con il tragitto di tubo + vicino al collettore.

        A quello + vicino farai 1/2 giro di riapertura ed in ordine alla catalogazione agirai di conseguenza (1 giro al 2°, 1,5 al terzo sino all'ultimo)

        Vedrai che il calore si uniformerà all'intea piastra radiante.

        Saluti
        • Re: Re: Re: impostazione stufa freddy idro di MARIO del 29/10/2008, 11:09
          ok, grazie per la precisa risposta.
          l'unica cosa che non ho capito bene è se devo agire sulla vite che è protetta da un tappo e che si trova in basso.
          quindi ricapitolando:
          - chiudo i detentori
          - li riapro partendo da quello + vicino al collettore
          - faccio mezzo giro per ogni radiatore tenendo presente la distanza, e cioè più mi allontano e più deve essere aperto
          • Re: Re: Re: Re: impostazione stufa freddy idro di Luigi del 29/10/2008, 11:19
            OK proprio qullo con il tappo in basso è il detentore.
            Svita il tappo e usa la manopola della valvola posta in alto al radiatore, cioè quella che adoperi per dare + /- caldo al radiatore (però che non sia termostatica altrimenti usa chia inglese)

            Ciao